Dopo Ursula von der Leyen, risultata poi negativa, e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, che ha dovuto rinviare di una settimana il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue a causa della positività di un membro della scorta, anche il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli è in autoisolamento in via precauzionale.
“Recentemente – informa via social network – sono stato in contatto con un membro del mio staff risultato oggi positivo al Covid-19. Sto bene e non ho sintomi. Conformemente alle regole, mi metto in autoisolamento per i giorni necessari ad effettuare i necessari controlli”.
Ieri Sassoli si è sottoposto ad un tampone ed è risultato negativo, ma le regole belghe, tutt’altro che lineari, impongono un autoisolamento di almeno 7 giorni a decorrere dal giorno del contatto con un positivo al coronavirus Sars-CoV-2. Il contatto risale a ieri: Sassoli rimarrà isolato fino a sabato 17 ottobre e parteciperà dunque al Consiglio Europeo del 15 e 16 ottobre da remoto.
A Bruxelles il Sars-CoV-2 circola abbondantemente: la percentuale dei positivi sui test effettuati in città sfiora il 12%. La capitale belga è oggi una delle città d’Europa in cui il coronavirus è più presente, insieme a Madrid e Parigi. Il nuovo governo federale di Alexander De Croo, alla guida della coalizione ‘Vivaldi’ (ha quattro partiti principali, come le stagioni del compositore veneziano, ed esclude gli indipendentisti fiamminghi dell’N-Va) ha disposto un rafforzamento delle misure preventive a livello federale, perché la situazione è “grave”. Per Elio Di Rupo, ministro-presidente della Vallonia, la situazione è “esplosiva”, secondo le dichiarazioni riportate da Rtbf.
Bar e caffè devono chiudere alle 23; il numero dei contatti stretti al di fuori della famiglia (la cosiddetta ‘bulle’) deve essere limitato a tre persone (una misura la cui applicazione è affidata al senso di responsabilità dei singoli). Le misure sono più dure nella capitale, che ha i numeri peggiori del Paese: bar e caffè chiudono per un mese. Neanche un mese fa il governo uscente di Sophie Wilmes aveva allentato le misure malgrado l’impennata dei contagi, rimuovendo l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e riautorizzando le feste nuziali, senza limiti di partecipanti, ovviamente con la mascherina (sono vietate solo le danze, tranne che per gli sposi). In tutto questo, la prossima plenaria del Parlamento Europeo, dal 19 al 22 ottobre, allo stato è confermata a Strasburgo, ma vista la situazione epidemiologica nella capitale belga appare verosimile supporre che si tenga ancora a Bruxelles.
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