Kamala Harris: "Trump irresponsabile a nominare un nuovo giudice in piena pandemia"
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Kamala Harris: "Trump irresponsabile a nominare un nuovo giudice in piena pandemia"

La candidata vicepresidente si riferisce alla nomina di Amy Coney Barrett come giudice alla Corte Suprema

Kamala Harris e Amy Coney Barrett
Kamala Harris e Amy Coney Barrett
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12 Ottobre 2020 - 19.45


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La candidata vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha definito ‘irresponsabile’ la nomina da parte di Trump della nuova giudice della Corte Suprema Amy Coney Barrett, avvenuta nel mezzo della pandemia. 
Notando che più di 50 persone sono state radunate insieme per lunghe ore, la compagna di corsa di Joe Biden, che stava parlando tramite collegamento video, ha criticato i repubblicani per aver “messo in pericolo” il personale del Congresso. Sebbene tre senatori, tra cui due membri della commissione giudiziaria, siano risultati positivi al Covid-19, la maggioranza repubblicana “ha ignorato le richieste di buon senso” in particolare “di procedere allo screening di tutti i membri della commissione”, a si è pentita.
“Il Senato dovrebbe invece avere come priorità un piano di salvataggio delle famiglie” colpite dalla pandemia, ha aggiunto Kamala Harris, criticando i repubblicani per aver anteposto “le loro priorità” a quelle degli americani. Con 22 giorni prima dello scrutinio, questi “sfidano deliberatamente la volontà popolare per rimuovere i diritti e le protezioni garantiti” dalla legge sull’assicurazione sanitaria dell’ex presidente Barack Obama.
La giudice Barrett, una magistrata conservatrice di 48 anni, è ben considerata dagli ambienti religiosi tradizionalisti di cui condivide le convinzioni, in particolare contro l’aborto. Cattolica praticante, madre di sette figli, una volta disse che la sua “causa” era servire “il regno di Dio”. In un Paese dove solo un quarto della popolazione è ateo o senza religione, i democratici stanno però attenti a non attaccarla sulle sue convinzioni religiose che, per alcuni, guidano la sua lettura della legge, e preferiscono denunciare un processo di conferma “illegittimo” .
Data la maggioranza repubblicana al Senato (53 seggi su 100), è improbabile che impediscano l’ingresso di Barret alla Corte Suprema.

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