L'Oms: "L'immunità di gregge è un'opzione immorale"
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L'Oms: "L'immunità di gregge è un'opzione immorale"

"Mai nella storia della salute pubblica l’immunità di gregge è stata usata come strategia per rispondere a un’epidemia, per non parlare di una pandemia” ha detto il direttore dell'Oms

Ghebreyesus
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13 Ottobre 2020 - 15.19


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Dopo i fallimentari tentativi del Regno Unito, che si sono conclusi con la terapia intensiva per Boris Johnson, avremmo potuto mettere d aparte l’idea dell’immunità di gregge, ma questa continua a tornare in bocca a coloro che non vogliono, per paura o per interesse, affrontare la dura realtà, ossia che il Sars-CoV-2 si sconfigge solo con il distanziamento sociale e le mascherine. A questo proposito è quindi intervenuto l’Oms: il direttore Ghebreyesus, nel corso di una conferenza stampa virtuale, ha infatti spiegato che “l’imunità di gregge è un concetto usato per la vaccinazione, in cui una popolazione può essere protetta da un certo virus se viene raggiunta una soglia di vaccinazione. Per il morbillo, ad esempio, si stima che se il 95% della popolazione viene vaccinato, anche il restante 5% sarà protetto dalla diffusione del virus. Per la polio la soglia è stimata all′80%. L’immunità di gregge si ottiene proteggendo le persone da un virus, non esponendole ad esso. Mai nella storia della salute pubblica l’immunità di gregge è stata usata come strategia per rispondere a un’epidemia, per non parlare di una pandemia”.
Il coronavirus ha ucciso oltre un milione di persone e ne ha infettate più di 37,5 milioni da quando è comparso per la prima volta in Cina alla fine dello scorso anno.

Affidarsi all’ottenimento naturale dell’immunità di gregge sarebbe scientificamente ed eticamente problematico”, ha detto il capo dell’OMS. “Permettere che un virus pericoloso, che non comprendiamo del tutto, venga liberato è semplicemente immorale. Non è un’opzione”.

Ghebreyesus ha dichiarato che l’agenzia comprende la frustrazione delle persone per il fatto che la pandemia si trascina, ma ha avvertito che “non ci sono scorciatoie né soluzioni ottimali”. L’Oms ha definito i lockdown “l’ultima spiaggia” quando i Paesi non hanno altre opzioni e ha invitato le autorità a usare metodi più mirati per arginare la diffusione del virus.

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