Andava avanti da alcune settimane il conflitto a fuoco tra Armenia e Azerbaigian nella regione del Nagorno-Karabakh, ma adesso qualcosa potrebbe essere cambiato.
Secondo quanto dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin, i due stati avrebbero raggiunto un accordo per un totale cessate il fuoco.
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ed il presidente azero lham Aliyev – ha detto Putin – hanno firmato una dichiarazione per un “totale cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh, zona di conflitto” a partire dalla mezzanotte di martedì, ora di Mosca, (21.00 Gmt).
Poco prima il premier armeno aveva annunciato il raggiungimento di un accordo “doloroso”.
Un giornalista della Afp avrebbe riferito che una folla di manifestanti arrabbiati per l’intesa appena firmata da Armenia e Azerbaigian sul cessate il fuoco nella contesa regione del Nagorno-Karabakh, avrebbe invaso la sede del governo armeno a Erevan saccheggiando gli uffici e frantumando i vetri delle finestre.
Migliaia di persone si erano radunate all’esterno dell’edificio che ospita il governo e poche centinaia hanno fatto irruzione dopo l’annuncio del raggiunto accordo da parte del premier armeno Nikol Pashinyan.
Il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev ha detto che l’accordo di cessate il fuoco per porre fine ai combattimenti nella contesa regione del Nagorno-Karabakh equivale a una “capitolazione” da parte dell’ Armenia.
“L’ abbiamo costretto a firmare questo documento”, ha detto Aliyev riferendosi al primo ministro armeno Nikol Pashinyan in un discorso televisivo. “Questa è sostanzialmente una capitolazione”.
Aliyev ha detto che l’accordo è di “importanza storica”, e che dà all’Armenia un breve lasso di tempo per ritirare le truppe dal Nagorno-Karabakh.
La Russia e la Turchia, alleato dell’Azerbaigian, sarebbero stati coinvolti nell’attuazione del cessate il fuoco.