L’arcivescovo di Tirana è malato di Covid: trasportato in Puglia per le cure
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L’arcivescovo di Tirana è malato di Covid: trasportato in Puglia per le cure

L’operazione ha visto il coinvolgimento del Dipartimento nazionale della protezione civile, della Protezione Civile della Regione Puglia.

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13 Novembre 2020 - 14.03


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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha disposto un intervento per accogliere nelle strutture ospedaliere pugliesi l’arcivescovo di Tirana, monsignor George Anthony Frendo, e il padre cappuccino Frate Bonaventura, in gravi condizioni per il Covid, incaricando dell’organizzazione del soccorso il coordinatore della centrale operativa 118 Bari-Bat, Gaetano Di Pietro.
I due pazienti sono arrivati da Tirana a Bari-Palese questa notte, alle ore 2, con un volo dell’Aeronautica Militare, a cura del COAU – centro operativo aereo unificato dell’Aeronautica Militare – che ha allertato un C130 della 46° Brigata Aerea di Pisa.
Accolti sotto bordo del C130J attrezzato per il trasporto di malati in biocontenimento, sono stati subito trasportati nel reparto Covid dell’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Ba) da due autoambulanze – una della Asl Bari e una del “Miulli” – attrezzate con barelle da biocontenimento e successivamente ricoverati.
L’operazione ha visto il coinvolgimento del Dipartimento nazionale della protezione civile, della Protezione Civile della Regione Puglia, della centrale operativa 118 Bari-Bat, della Asl Bari, dell’Ente Ecclesiastico “Miulli” e di Aeroporti di Puglia.
Padre Gianpaolo Lacerenza, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Puglia, Albania e Mozambico ha dichiarato che “nell’emergenza profonda di queste ore il presidente Emiliano ha trasformato provvidenzialmente un mio grido di aiuto in un suo ‘ordinè di speranza per mobilitare il rimpatrio sanitario di un frate cappuccino missionario dal 1991 in Albania e gravemente ammalato per Covid. Non immaginavo – ha aggiunto – che un presidente di Regione potesse rispondere in pochissimi minuti. Riscontro l’umanità del presidente e la disponibilità istituzionale nel risolvere ogni problema burocratico tramite le organizzazioni di soccorso e protezione civile”.
“Ringrazio quindi tutti coloro che in maniera professionale hanno contribuito alla realizzazione di questo che possiamo chiamare miracolo. Di fronte alla criticità della nostra missione in Albania, il presidente Emiliano e il suo staff hanno risposto con una missione di speranza”, ha concluso padre Lacerenza.

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