L'avvocato di Trump per i ricorsi in Pennsylvania: "Non c'è modo di modificare i risultati elettorali"
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L'avvocato di Trump per i ricorsi in Pennsylvania: "Non c'è modo di modificare i risultati elettorali"

Lo aveva dichiarato già il 7 novembre ma nessuno vuole guidare questa pratica. È rimasto l'unico, ma ci crede poco

Marc Scaringi
Marc Scaringi
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17 Novembre 2020 - 15.39


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Marc Scaringi, avvocato che rappresenta la campagna di Trump in Pennsylvania, aveva espresso perplessità sulla posbbilità che questi ricorsi potessero avere successo. Il 7 novembre aveva dichiarato: “Alla fine, secondo me i ricorsi non funzioneranno, non rovesceranno queste elezioni”.
Ora però Scaringi si trova guidare l’ultimo ricorso ancora in campo della campagna di Trump per cercare di bloccare o al limite ritardare la certificazione della vittoria di Biden in Pennsylvania. Il suo arrivo è stato determinato da fatto che negli ultimi giorni molti degli avvocati che inizialmente erano stati assegnati ai casi non hanno più voluto seguire i ricorsi considerati da più parti solo una mossa per spacciare accuse infondate di frodi elettorali.
Dopo i due avvocati che hanno rinunciato all’incarico la scorsa settimana, ieri altri tre legali della Pennsylvania hanno anche lasciato il caso. E quindi la campagna di Trump la notte scorsa ha annunciato di aver affidato al 51enne Scaringi il ricorso contro le misure adottate in alcune contee per dare la possibilità di correggere gli errori fatti nell’invio del voto per posta.
Si ritiene che il ricorso abbia scarse possibilità di avere successo, ma anche se lo dovesse avere non potrebbe avere un effetto tale da mettere in discussione il vantaggio di Biden che è di oltre 70mila voti. Trump ha vinto in Pennsylvania quattro anni fa per poco più di 44mila voti.
E questo era il ragionamento che faceva Scaringi, già assistente dell’ex senatore della Pennsylvania Rick Santorum che nel 2012 si è candidato senza successo alla Camera, nel suo show radiofonico: “secondo me non ci sono bombe che possano essere lanciate per deragliare la presidenza Biden, compresi questi ricorsi”.
Diventato un convinto sostenitore di Trump nel 2016, Scaringi prima del voto affermava che il presidente era “in grado di arrivare alla base dei conservatori così a lungo ignorata dall’establishment repubblicano”. Ma subito dopo che, lo scorso 7 novembre appunto, è stata dichiarata la vittoria di Biden in Pennsylvania, non si mostrò sorpreso: “da mercoledì mattina ripeto che Biden avrebbe vinto”, disse alla radio l’avvocato che anche sul sito del suo studio legale definisce Biden “il presidente eletto”.

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