Facta lex, inventa fraus. Fatta la legge, scovato l’inganno. Un detto applicabile spesso all’Italia ma anche il resto del mondo, come ha reso drammaticamente evidente la pandemia, in quanto a irresponsabilità non è certo da meno.
In Irlanda i bevitori non si sono certo fatti fermare dal lockdown generalizzato che ha chiuso pub e ristoranti. Ma poiché nel divieto non si fa menzione dei bar degli aeroporti, quattro amici hanno comprato a 9,99 dei biglietti per Londra, sono entrati nell’area dell’aeroporto oltre i controlli, si sono accomodati a un pub e hanno bevuto come se niente fosse. Poi sono usciti dalla zona imbarchi e sono tornati a casa.
Non c’è niente di illegale, ma siccome i quattro hanno pubblicizzato la loro trovata su Facebook, ora ci si chiede se in molti non li imiteranno. E sarebbe un bel problema. La polizia infatti ha detto di avere le mani legate: “Non possiamo farci niente”.
Per questa ragione, il Primo Ministro Micheál Martin (il quale vorrebbe arrivare al Natale senza lockdown per celebrare le festività a dovere) ha pensato di introdurre multe ad hoc, che vanno dagli 80 ai 300 euro, per chi fosse trovato a bere in pubblico. La sua idea, però, è stata bloccata da alcuni membri del governo stesso, appartenenti ai partiti Fine Gael e Verdi, che ne hanno impedito l’attuazione.
La buona notizia è che in Irlanda la situazione sembra migliorare: ieri ci sono stati ‘solo’ 456 casi e 5 morti. Le persone in terapia intensiva sono 32. Insomma, una situazione molto più rilassata che in Italia.
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