L’amministrazione Trump c’è per avvelenare i pozzi e gettare benzina sul fuoco. E fino all’ultimo giorno la scelta è stata quella di appoggiare in tutto e per tutto Netanyahu.
La Siria ha condannato oggi “nel modo più duro” la visita del segretario di Stato americano Mike Pompeo sulle alture del Golan occupate, affermando che si tratta di un “atto provocatorio” prima che il presidente Donald Trump lasci il suo incarico.
Le alture del Golan sono parte integrante della Siria ma sono sotto occupazione di Tel Aviv dal 1967.
Pompeo è diventato il primo segretario di stato americano a visitare un insediamento israeliano in Cisgiordania e le alture del Golan. Palestinesi e diversi stati arabi hanno affermato che la mossa contribuirà a cementare il controllo israeliano sul territorio occupato.
La Siria ha invitato la comunità internazionale e le Nazioni Unite a condannare la visita “provocatoria che viola le risoluzioni internazionali”, ha detto una fonte del governo all’agenzia di stampa ufficiale Sana. “La visita è una mossa provocatoria prima della fine dell’amministrazione Trump e una flagrante violazione della nostra sovranità”, afferma il comunicato.
Lo scorso anno gli Stati Uniti hanno riconosciuto la sovranità di Israele sulle alture occupate da Israele dalla guerra del 1967 prima di essere annesse dallo Stato ebraico nel 1981.
Annessione unilaterale che non è stata riconosciuta a livello internazionale: la Siria chiede il ritorno del territorio.