Tra le tante orribili cose per le quali sarà ricordato Donald Trump ci sarà anche questa: oggi negli Usa è stata eseguita un’altra condanna capitale federale, l’ottava di quest’anno. Un numero record, fortemente caldeggiato dal boia Trump. Questa condanna, peraltro, viene dopo il rifiuto dell’ultimo appello del condannato da parte della Corte Suprema, dove siede da qualche settimana Amy Comey Barrett, fedelissima del Presidente.
Le condanne a morte federali non venivano eseguite da 17 anni e sono riprese con Trump. A essere ucciso stavolta è stato Orlando Hall, un afroamericano di 49 anni, condannato nel 1994 per l’omicidio di Lisa Reene, stuprata e poi seppellita mentre ancora respirava. Un delitto orrendo per cui Hall avrebbe dovuto scontare una condanna a vita. Si è scelto invece di abbassarsi al livello dell’assassino, nella convinzione che la condanna a morte dia giustizia.
Hall non ha mai negato la partecipazione al delitto ed ha espresso rimorso dopo la condanna, riferisce la Cnn. Secondo i suoi attuali difensori, all’epoca non ebbe un processo equo perché non ebbe adeguata assistenza dall’avvocato d’ufficio e il giudice impedì la nomina di giurati afroamericani.
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