Rinviata al 12 gennaio l’esecuzione di Lisa Montgomery, l’unica donna in un braccio della morte del sistema carcerario federale statunitense.
I due difensori d’ufficio della donna, nel Tennessee, hanno contratto il coronavirus.
Il rinvio è stato concesso da un giudice federale per consentire ai due avvocati di ristabilirsi e presentare una richiesta di clemenza in favore della donna.
Montgomery è stata condannata a morte nel 2007, per aver accoltellato a morte una donna di 23 anni, averla dissezionata ed averne sottratto il feto.
Diversi legali hanno argomentato che l’efferato crimine della donna sia frutto di sevizie subite quando era minorenne, e che Montgmery sia affetta da gravi turbe mentali.
Il governo Usa ha ripreso le esecuzioni dei condannati a morte nei penitenziari federali lo scorso anno, dopo una interruzione di 17 anni.
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