Non solo razzista, misognino, omofobo, guerrafondaio e violento: alla lunga lista di aggettivi che descrivono quanto spregevole sia Donal Trump si aggiungono anche cafone e frignone, forse poco elegante ma accurato nel decrivere il suo annuncio di non partecipare alla cerimonia di insediamento di Joe Biden il 20 gennaio e anche il tentativo di dirottare l’attenzione su di sé, annunciando per quello stesso giorno la sua candidatura alla Casa Bianca per il 2024.
Lo stesso Trump, durante un ricevimento ieri alla Casa Bianca, vi ha fatto esplicito riferimento, dicendo “sono stati quattro anni straordinari, stiamo cercando di ottenerne altri quattro, altrimenti ci vediamo tra quattro anni”. In ogni caso, le fonti sottolineando che si prevede che Trump, con un enorme strappo alla tradizione americana, non parteciperà all’inaugurazione del nuovo presidente. Come non prevede di invitare il presidente eletto alla Casa Bianca per il ‘passaggio di consegne’, ne tanto meno avere un colloquio telefonico.
La tradizione del passaggio di consegne non è stata mai infranta se non in altre occasioni, tutte risalenti all’inizio della storia americana: John Adams, secondo presidente, John Quincy Adams, il sesto, e Andrew Johnson, il settimo. In tempi recenti l’unico a non partecipare è stato per ovvie ragioni Richard Nixon, che lasciò la Casa Bianca subito dopo le dimissioni senza assistere al giuramento di Gerald Ford.
Lo staff di Biden, comunque, sembra che si fosse fatto illusioni sin da prima del voto su un’eventuale transizione tradizionale. E non si aspettavano un invito di Biden alla Casa Bianca da parte di Trump, invito che, in verità, avrebbero più temuto che apprezzato, considerato l’alto tasso di contagi da Covid che si sono registrati in questi ultimi mesi nella residenza del presidente.
La data del 20 gennaio per l’annuncio della nuova candidatura ha naturalmente molte attrattive per Trump, ma secondo qualcuno potrebbe alla fine anticipare i tempi subito dopo la riunione del collegio elettorale che il 14 dicembre prossimo ufficializzerà la vittoria di Joe Biden.
Quello che è certo è che Trump ha continuato a raccogliere fondi, 150 milioni dalla fine delle elezioni, attraverso “Save America” che con campagna di mail ha chiesto a sostenitori fondi per i ricorsi elettorali, anche se alla fine il 75% della somma raccolta è stata incamerata dal nuovo comitato di azione politica.
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