Il Procuratore Generale del Texas, Ken Paxton, trumpiano di ferro, ha annunciato ieri di aver fatto ricorso alla Corte Suprema dello Stato contro Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin nel tentativo di ribaltare il risultato elettorale e dare la vittoria a Donald Trump. Da parte sua, il Presidente ha fatto sapere che il suo team si unirò al ricorso, nonostante giusto ieri la Corte non ha accettato il ricorso contro la vittoria di Biden in Pennsylvania.
Nel ricorso il Texas afferma che negli stati citati le regole del voto per posta sono state cambiate in modo incostituzionale, puntando il dito contro le misure adottate a seguito della pandemia. Per questo si chiede alla Corte di rinviare la scadenza di lunedì prossimo per la riunione del collegio elettorale.
Gli attorney general dei quattro stati accusati da Paxton hanno replicato attaccando duramente il repubblicano del Texas definendo un funzionario che “ha messo la lealtà verso una persona prima di quella alla nazione”, ha detto l’attorney general del Michigan Dana Nessel. Dura anche la replica dell’attorney general della Georgia, Chris Carr, unico repubblicano attaccato, che ha affermato che il collega texano afferma “cose costituzionalmente, legalmente ed effettivamente sbagliate riguardo alla Georgia”.
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