La battaglia di Donald Trump prosegue e potrebbe portare a scenari clamorosi quanto surreali.
Un funzionario dell’amministrazione avrebbe ammesso come Trump, col sostegno di alcuni deputati e senatori, sarebbe comunque determinato a creare il caos in Congresso il 6 gennaio, quando si dovranno contare ufficialmente i voti dei grandi elettori che hanno dato la vittoria a Biden.
Da venerdì e per tutto il weekend il presidente uscente avrebbe quindi ricevuto più volte nello Studio Ovale o sentito al telefono personaggi come l’avvocatessa cospirazionista Sidney Powell, il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale (appena graziato) Michael Flynn, il suo ex stratega politico Steve Bannon, il falco consigliere al commercio Peter Navarro e l’eccentrico fondatore ed ex Ceo del sito di commercio online Overstock.com Patrick Byrne.
Secondo la Cnn, Donald Trump sarebbe sempre più ossessionato da improbabili scenari per rovesciare l’esito delle elezioni. E negli incontri degli ultimi giorni con un gruppo di consiglieri esterni alla Casa Bianca avrebbe anche ipotizzato il rifiuto di lasciare il palazzo presidenziale il giorno del giuramento di Joe Biden, il 20 gennaio.
La gran parte dei consiglieri ufficiali sarebbe fortemente preoccupata dalle sue prossime mosse.
Sarebbe proprio loro a fomentare in queste ore Trump, insieme all’immancabile Rudy Giuliani, puntando il dito contro i consiglieri ufficiali del presidente come il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows o il consigliere legale della Casa Bianca Pat Cipollone. Intanto su Facebook c’è già chi organizza un “Inauguration Day” alternativo e in contemporanea a quello ufficiale del 20 gennaio, per dare inizio a quello che viene descritto come il secondo mandato presidenziale di Trump. Migliaia le adesioni.
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