Continuano a cadere nel vuoto i tentativi dei repubblicani per ribaltare i risultati delle elezioni americane.
Un giudice del Texas ha bocciato la causa presentata dal Repubblicano Louie Gohmert per impedire al vicepresidente Mike Pence di certificare i risultati finali del voto dandogli invece la possibilità di giudicarne la validità.
Inutile dunque l’ultimo tentativo degli alleati del presidente americano uscente Donald Trump di ribaltare il risultato delle presidenziali, vinte da Joe Biden.
Il 6 gennaio il Congresso sotto la leadership del vicepresidente Pence dovrà certificare il voto dei grandi elettori in favore del presidente eletto Biden.
I legali di Pence giovedì avevano chiesto che il caso venisse respinto, ma Gohmert ha annunciato di voler fare appello.
I colleghi e amici di Trump hanno presentato decine di cause per rovesciare la vittoria di Biden o invalidarla.
Lo stesso Trump ha più volte denunciato illegalità e frodi, senza alcuna prova, relative al voto per Biden che ha ottenuto 306 grandi elettori contro i 232 del presidente uscente.
Dietro all’ultimo tentativo bocciato in Texas c’era l’intenzione di trasformare il ruolo essenzialmente cerimoniale di Pence, che presiede la certificazione e apre le buste dei voti dei collegi, nella possibilità di giudicare gli stessi voti e la loro validità, potenzialmente sostituendo voti dati a Biden con voti da assegnare a Trump.
Il giudice Jeremy Kernodle, nominato dal miliardario nel 2018, però ha bocciato il caso.
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