Golpisti nell’animo che pagheranno politicamente il loro non voler accettare le regole della democrazia; undici senatori repubblicani hanno annunciato che contesteranno il conteggio dei voti del collegio elettorale quando il 6 gennaio il Congresso si riunirà per certificare l’esito del voto in seguito alle elezioni che hanno visto la vittoria di Joe Biden.
E’ quanto riferisce ‘Cnn’ sottolineando che finora nessuna prova credibile suggerisca una frode durante le elezioni. I senatori, riferisce il canale all news Usa, chiedono l’istituzione di “una commissione elettorale per condurre una revisione di emergenza di 10 giorni dei risultati elettorali negli Stati contesi”.
Il gruppo di senatori comprende Ted Cruz del Texas, Ron Johnson del Wisconsin, James Lankford dell’Oklahoma, Steve Daines del Montana, John Kennedy della Louisiana, Marsha Blackburn del Tennessee e Mike Braun dell’Indiana, e Cynthia Lummis del Wyoming, Roger Marshall del Kansas, Bill Hagerty del Tennessee e Tommy Tuberville dell’Alabama.
“Un audit equo e credibile, condotto rapidamente e completato ben prima del 20 gennaio, migliorerebbe notevolmente la fiducia degli americani nel nostro processo elettorale e aumenterebbe in modo significativo la legittimità di chiunque diventerà il nostro prossimo presidente. Lo dobbiamo al popolo”, hanno detto i senatori repubblicani in una dichiarazione.
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