Salvini evita di condannare Trump e si nasconde dietro la Cina
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Salvini evita di condannare Trump e si nasconde dietro la Cina

Il capo della Lega, dopo aver appoggiato a tappetino l'estremista di destra, fa una generica dichiarazione contro la violenza, aggiungendo a Washington anche Pechino

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7 Gennaio 2021 - 09.43


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Anche Salvini, ha accuratamente evitato di condannare Trump e la sua ostinata negazione dei meccanismi democratici,
Ha evitato di indicare chi fosse il responsabile delle violenze, chi ha sempre offerto una sponda politica alle milizie fasciste, ai Proud Boys, chi si è rifiutato di riconoscere i risultati di una elezione democratica certificata dagli stessi stati a guida repubblicana e con giudici locali e federali che hanno respinto i ricorsi strampalati, senza considerare la Corte Suprema a larga maggioranza conservatrice.
E che ha detto Salvini: “La violenza non è mai la risposta o la soluzione ad alcun problema, a Washington come a Pechino, a Instanbul o altrove”. E’ quanto scrive il leader della Lega Matteo Salvini in un post su Facebook riguardo all’assalto dei sostenitori di Trump a Capitol Hill.
“Noi siamo dalla parte della Libertà e della Democrazia, sempre. Per me l`Italia e gli Italiani vengono prima di tutto e di tutti, e ovviamente continueremo ad avere rapporti di lealtà, amicizia e collaborazione con gli Stati Uniti per sempre, a prescindere dai partiti o dai presidenti al governo”, conclude il segretario della Lega.
Ovviamente per annacquare ci ha dovuto mettere anche la Cina e la Turchia. Con l’unica cosa che ha dimenticato: religione a parte Erdogan è la fotocopia di Trump e dei capi sovranisti nemici della democrazia, del progresso e della scienza. Come il fascista Bolsonaro, osannato da Salvini.

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