Voleva a tutti i costi trovare i voti della Georgia per ribaltare i risultati delle elezioni ed ha chiamato a destra e manca per cercare schede elettorali che non esistevano.
Dopo aver chiamato il segretario di Stato della Georgia, chiedendogli di “trovare” i voti necessari a ribaltare l’esito del voto, la settimana prima il presidente americano Donald Trump aveva fatto un’altra telefonata, al responsabile delle indagini elettorali della Georgia, chiedendogli di “trovare la frode”, sostenendo che sarebbe così diventato “un eroe nazionale”.
E’ quanto ha riferito al Washington Post una fonte al corrente della telefonata.
Il colloquio sarebbe avvenuto poco prima di Natale, quando l’interlocutore di Trump era impegnato in un’indagine sulle accuse di frode elettorale nella contea di Cobb, nei sobborghi di Atlanta.
Secondo esperti legali consultati dal Wp, le pressioni di Trump nel pieno di un’indagine potrebbero costituire intralcio alla giustizia o altre violazioni penali, anche se tali accuse sono difficili da dimostrare.
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