Quel muro è stato ed diventato sempre più il simbolo dell’odio all’inizio della sua avventura politica razzista e quel muro sarà uno degli atti finali di una presidenza all’insegna dell’odio, della violenza, della discriminazione, del razzismo, del disprezzo per la difesa della natura (potremmo dire del creato con il Papa) e del disprezzo della scienza. Senza contare la violenza golpista.
Così il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, si recherà in visita al confine con il Messico martedì prossimo per verificare di persona i progressi nella costruzione del muro di confine, come annunciato dalla Casa Bianca.
Se non ci saranno modifiche all’agenda del Presidente, questa sarà anche la prima apparizione in pubblico di Trump dopo l’assalto al Campidoglio di mercoledì scorso da parte dei suoi sostenitori e l’eliminazione o il blocco dei suoi account su diversi social network secondo ABC News. Un pellegrinaggio nei luoghi del luogo dell’odio, un degno finale di una miserabile presidenza.
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