Ha deciso dopo quattro anni da presidente degli Stati Uniti di essere clemente e perdonare il suo ex consigliere, Steve Bannon, accusato di appropriazione indebita.
Nel suo ultimo giorno di presidenza, Donald Trump ha graziato 73 persone e commutato 70 sentenze.
Tra le figure che hanno beneficiato del perdono presidenziale, oltre allo stratega, ci sono i rapper Lil Wayne e Kodak Black, l’ex sindaco di Detroit Kwame Kilpatrick e l’uomo d’affari italiano Tommaso Buti.
Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, e la ‘talpa’ dell’Nsa, Edward Snowden sono tra gli assenti eccellenti nella lista dei provvedimenti.
Trump non ha perdonato se stesso, come alcuni media avevano suggerito stesse meditando di fare, né il suo avvocato Rudolph Giuliani.
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