Moderato e centrista. Però, c’è da dire, i primi giorni della presidenza Biden stanno sorprendendo in positivo: il ritorno nell’Oms, negli accordi di Parigi, la sospensione del muro del Messico, la revoca del programma di Trump che consentiva di separare i bambini migranti dai genitori, l’impegno contro il razzismo e ska discriminazione.
E ora un’altra iniziativa lodevole: l’Amministrazione Biden ha sospeso “temporaneamente” la vendita di armi all’Arabia saudita e di caccia F35 agli Emirati Arabi al fine di “riesaminare” le decisioni in materia assunte sotto la precedente Amministrazione Trump: lo ha reso noto il Dipartimento di Stato americano.
L’obbiettivo è di “fare in modo che le vendite di armi da parte degli Stati Uniti rispondano ai nostri obbiettivi strategici” ha commentato il Dipartimento, parlando di una “misura amministrativa di routine propria della maggior parte delle transizioni”.
Il provvedimento riguarda tuttavia due fra i più stretti alleati statunitensi nella regione del Golfo, che fanno parte della coalizione araba impegnata contro i ribelli scitti Houthi dello Yemen, appoggiati dall’Iran.
I Democratici e non pochi Repubblicani criticano tuttavia il sostegno staunitense a questa coalizione a guida saudita, accusata di aver provocato numerose vittime fra la popolazione civile; di fatto, nello scorso dicembre i Democratici erano quasi riusciti ad impedire la vendita degli F35 agli Emirati.
Insomma non una svolta pacifista, ma almeno un po’ di cautela dopo i deliri di Trump.