Il presidente del Parlamento europeo: Sassoli sveglia l'Italia "distratta" sul Recovery Plan
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Il presidente del Parlamento europeo: Sassoli sveglia l'Italia "distratta" sul Recovery Plan

"Deve partire adesso e l’instabilità può mettere a rischio la ripresa" afferma alla stampa il presidente dell'Europarlamento

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1 Febbraio 2021 - 08.51


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Parla preoccupato David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, in un’intervista a La Stampa: “Il Recovery deve ancora partire. Faccio appello ai parlamenti nazionali: abbiamo visto che alcuni se la prendono troppo comoda”.

La principale critica al piano italiano riguarda la mancata indicazione degli obiettivi specifici in ciascun progetto. “Per supportare gli stati nazionali, Bruxelles si è però attivata mettendo a disposizione uno strumento di consulenza tecnica sulla gestione dei fondi, finanziato con 850 milioni di euro a disposizione dei singoli Paesi. Su questo però noto una certa distrazione dell’Italia. L’Unione europea non è più dirigista. Il successo del Recovery dipende dalla responsabilità e anche dalla stabilità dei singoli Stati membri. La ripresa dei singoli Paesi deve coincidere con l’obiettivo comune di avere un’Europa più forte”.

Sassoli afferma quindi che “abbiamo messo a disposizione dei Paesi delle opportunità, il Mes sanitario, il Recovery. Tutti si devono prendere le loro responsabilità, questa stagione ci offre tante lezioni che non dobbiamo dimenticare nel cassetto. Noi dobbiamo stimolare e sostenere, mettere tutti nelle condizioni di agire. La ripresa dei Paesi deve coincidere con l’obiettivo di avere un’Europa più forte. Però il Recovery deve partire adesso e l’instabilità può mettere a rischio la ripresa”.

Il rischio al quale si riferisce è il fatto che “ci sono molti sacerdoti dell’ortodossia che in questo momento non vogliono parlare. L’anno scorso siamo rimasti tutti stupiti dalla velocità con cui è stato sospeso il patto di stabilità, vogliamo che torni come prima? Per ora sospeso per un anno, questa è una grande battaglia, il Recovery deve partire presto”.

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