A turno, ogni paese europeo sta entrando nella terza fase della pandemia da Covid-19, che non sembra intenzionato a lasciare il continente un momento di respiro. Dopo Repubblica Ceca e Francia, anche il primo ministro svedese Stefan Lofven ha annunciato che “la situazione in Svezia è grave, abbiamo un’elevata diffusione dell’infezione e i casi sono in aumento. Possiamo evitare una terza ondata se manteniamo le distanze”.
Verrà quindi ridotto l’orario di apertura di tutti i bar e i ristoranti, oltre a limitare il numero delle persone ammesse nei negozi per cercare di scongiurare una terza ondata della pandemia da Covid-19. In Svezia c’è “un alto rischio” di contrarre il coronavirus, ha aggiunto il premier.
Nelle ultime 24 ore sono 5.371 i nuovi contagi registrati nel Paese, il che rappresenta il più alto aumento giornaliero di casi dall’inizio di gennaio. Ieri l’agenzia sanitaria ha avvertito che la variante britannica, ritenuta più contagiosa, stava gradualmente prendendo il sopravvento e diventando dominante in Svezia. Oggi, per la prima volta dall’inizio della pandemia, all’interno del Parlamento svedese è stato raccomandato l’uso della mascherina.
La Svezia, che ha una popolazione di 10 milioni di persone, ha registrato 12.793 morti per Covid-19 dall’inizio della pandemia. Il tasso di mortalità pro capite è molto più alto rispetto a quello dei suoi vicini nordici, ma è inferiore a quello della maggior parte dei paesi dell’Europa occidentale che hanno scelto di imporre lockdown.
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