Un netto taglio dal passato repubblicano sta avvenendo nello stato della Virginia, uno stato meridionale da sempre roccaforte dei repubblicani ma adesso in mano ai democratici.
Dopo l’abolizione della pena di morte, la Virginia si unisce infatti al gruppo di 15 stati americani che hanno legalizzato la marijuana, anche se la legge approvata prevede che la vendita liberalizzata agli adulti inizierà solo nel 2024.
Il voto di ieri da parte della Virginia Legislature è comunque storico dal momento che è la prima volta che una misura del genere viene approvata in uno stato del Sud, confermando il controllo da parte dei democratici della Virginia.
Nessuno esponente dell’opposizione repubblicana ha votato per la legge, passata alla Camera con 48 voti favorevoli e 43 contrari, ed al Senato con appena un voto di vantaggio, 20 a 19, ed ampiamente sostenuta dal governatore democratico Ralph Northam.
In ogni caso, alcuni gruppi pro legalizzazione hanno criticato il compromesso a cui si è arrivati, cioè di rimandare al gennaio del 2024 l’effettiva vendita liberalizzata.
Solo altri due stati, Illinois e Vermont, hanno deciso la legalizzazione della marijuana per mezzo di una legge, mentre nella maggior parte dei casi è avvenuto con un referendum, l’ultimo dei quali si è svolto lo scorso novembre in New Jersey.
Ora anche il Maryland sta discutendo una misura del genere.