La situazione è brutta: in Giamaica, che l’anno scorso era riuscita a contenere l’epidemia di Covid-19, è affetta da una risorgenza della malattia che ha costretto il Paese caraibico ad aprire tre ospedali da campo di emergenza.
Mentre le nuove infezioni globali iniziano a diminuire, una manciata di Paesi nei Caraibi, comprese le isole più grandi della Giamaica e Cuba, stanno facendo i conti con i loro peggiori focolai dall’inizio della pandemia a seguito dei movimenti turistici di fine anno.
Il numero di casi totali è quasi raddoppiato nei primi due mesi dell’anno in Giamaica. Secondo il database dell’Università di Oxford, è aumentato di circa quattro volte a Cuba, otto volte alle Barbados e circa dieci volte a St. Lucia e St. Vincent e Grenadine.
In una delle regioni del mondo più dipendenti dal turismo, le autorità hanno dovuto reimporre lockdown e coprifuoco, riducendo al contempo i voli e inasprendo le restrizioni di quarantena.
Alcune nazioni caraibiche hanno iniziato a vaccinare i cittadini – grazie, in particolare, a una donazione indiana del vaccino AstraZeneca – ma l’ampia copertura sembra ancora lontana. Cuba sta lanciando questo mese le prove di fase tardiva di due dei suoi vaccini candidati.
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