Alla fine di un lungo viaggio burocratico, Porto Rico potrebbe diventare il 51° stato degli Usa.
Un deputato democratico della Florida, Darren Soto, e il commissario residente dell’isola, la repubblicana Jennifer Gonzalez, hanno infatti presentato un disegno di legge alla Camera che consentirebbe a questo territorio associato agli Stati Uniti di diventare parte dell’unione.
Il disegno di legge prevede elezioni indette sull’isola dal governatore, per decidere se a Porto Rico debba essere immediatamente concessa la statualità.
In caso prevalga questa opzione, il presidente degli Stati Uniti annuncerà i risultati e la data in cui l’isola diventerà uno stato dell’Unione.
Parlando ai giornalisti fuori dal Campidoglio, Gonzalez ha ricordato che “Porto Rico fa parte di questa nazione dal 1898, quando attraverso il Trattato di Parigi siamo passati dal governo spagnolo a quello americano.
Nel 1917, il presidente Woodrow Wilson ci diede la cittadinanza americana. Eppure, ancora oggi, è considerata una cittadinanza americana di seconda classe”.
La proposta è appoggiata anche dal governatore portoricano Pedro Pierluisi.
“La qualità della vita a Porto Rico sarebbe molto migliore se ottenessimo parità di accesso e gli stessi diritti di voto”, ha affermato in un’intervista al Miami Herald.
“Immaginate di avere due senatori come la Florida e quattro rappresentanti alla Camera che lottano per Porto Rico”.
Diventare uno stato consentirebbe all’isola di accedere a ulteriori fondi federali, avere una rappresentanza più forte al Congresso, e il diritto di votare alle elezioni presidenziali.
La spinta legislativa arriva dopo il referendum non vincolante del 3 novembre 2020, quando il 52.3% degli elettori di Porto Rico ha votato a favore della statualità, per la sesta volta dal 1967.
Ma il passaggio al Congresso del ‘bill’ presentato da Soto e Gonzalez è tutt’altro che garantito. Al Senato, la misura avrebbe bisogno di 60 voti e il leader della minoranza, il repubblicano Mitch McConnell, ha già espresso il timore che l’arrivo di Porto Rico possa portare all’elezione di altri due senatori democratici.
Gonzalez, tuttavia, ha avvertito che “questa non è una questione del partito repubblicano, e nemmeno del partito democratico. Qui si tratta dei diritti dei cittadini americani che vivono a Porto Rico e che devono essere ascoltati”.
Inoltre, secondo il commissario, al momento l’isola non ha programmi sufficienti ”per uscire dalla povertà”.