Il contrario esatto di quello che ha detto sempre Trump: “Se una cosa abbiamo imparato in questo anno di malattia e dolore che siamo tutti connessi tra noi, che un soffio letale si può muovere in tutto il mondo”.
E’ quanto ha detto Jill Biden intervenendo oggi durante la consegna degli International Women of Courage Awards, i premi con cui ogni 8 marzo il dipartimento di Stato riconosce il coraggio ed il valore di donne di tutto il mondo.
“Povertà e conflitti, rivolte e tensioni, queste cose non sono contenute dai confini”, ha proseguito la first lady in videoconferenza, sottolineando che però “abbiamo visto anche come si possa diffondere la gioia, con la musica dai balconi che ha portato conforto alla gente in tutto il mondo”.
“Abbiamo assistito a richieste di giustizia che sono risuonata nelle strade delle città vicine e lontane – ha detto ancora la first lady – ed abbiamo visto come le cose che ci collegano, l’amore per la nostra famiglia ed amici, la speranza che saremo di nuovo insieme, trascendano lingue e distanze. La diplomazia al suo meglio – ha concluso – è il riconoscimento di questo collegamento”.
Tra le premiate della 21esima edizione del premio, una giudice del Guatemala, Erika Aifan, che presiede i processi sui crimini di guerra, un’attivista per i diritti delle donne iraniania, Shohreh Bayat, e Wang Yu, avvocato per i diritti umani. E poi ci sono stati i premi postumi a sei attiviste afghane assassinate.
Gli Stati Uniti, ha concluso Jill Biden al fianco del segretario di Stato Antony Blinken, “sceglieranno sempre di guidare, di portare avanti le donne e le ragazze ovunque illuminino il nostro cammino”.
Argomenti: covid-19
