Trump, la madre di tutte le sconfitte: la Corte Suprema respinge l'ultimo ricorso contro le elezioni
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Trump, la madre di tutte le sconfitte: la Corte Suprema respinge l'ultimo ricorso contro le elezioni

I legali dell'estremista di destra avevano chiesto che la Corte considerasse incostituzionale la decisione del Wisconsin di estendere la possibilità del voto per posta, a causa della pandemia.

Donald Trump
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8 Marzo 2021 - 16.22


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Nulla da fare. Evidentemente sarà il complotto dei complotti, compresa la Corte a maggioranza conservatrice e nella quale lui ha nominato un bel po’ di giudici schierati. 
Nulla da fare. Evidentemente sarà il complotto dei complotti, compresa la Corte a maggioranza conservatrice e nella quale lui ha nominato un bel po’ di giudici schierati. 
d oltre quattro mesi dalla vittoria elettorale di Joe Biden, la Corte Suprema degli Stati Uniti boccia un ennesimo ricorso di Donald Trump contro i risultati elettorali. La Corte, che ha una maggioranza di giudici conservatori, non ha accettato di valutare il ricorso contro i risultati elettorali in Wisconsin, uno degli stati chiave dove Biden ha vinto con un vantaggio di 20mila voti.
Nel ricorso si accusavano i vertici dello stato di aver violato la Costituzione ampliando la possibilità di votare per posta in risposta all’emergenza determinata dalla pandemia di Covid. Da novembre ad oggi, le istanze della campagna di Trump contro i risultati elettorali sono state bocciate oltre 60 volte da giudici di ogni livello, compresa la Corte Suprema. 
Trump aveva fatto presentare a fine dicembre il ricorso contro il Wisconsin chiedendo una procedura d’urgenza, che era stata negata. Nell’annunciare la decisione di non accogliere la discussione del caso, la Corte non ha reso noto quanti e quali giudici abbiano l’abbiano sostenuto.
Secondo alcuni osservatori, anche i giudici più conservatori, che inizialmente erano propensi ad una discussione su chi ha il potere di decidere in materia elettorale, avrebbero cambiato idea dopo l’assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Trump, per evitare che la discussione del caso potesse essere strumentalizzato per rinnovare accuse infondate di illegittimità dei risultati elettorali.

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