Rappresaglie repubblicane e guerra legale: twitter ha fatto causa all’attorney general del Texas, Ken Paxton, che ha avviato un’inchiesta sulle politiche usate dai social media per controllare e moderare i loro contenuti.
Nel ricorso il social media, afferma che Paxton ha abusato dei suoi poteri per condurre quella che viene definita “una rappresaglia” contro la decisione di Twitter di sospendere in modo definitivo Donald Trump dalla sua piattaforma.
“Twitter chiede che si impedisca all’attorney generale Paxton di abusare in modo illegale della sua autorità per intimidire, molestare, e prendere di mira la società che esercita i diritti del primo emendamento”, si legge nel ricorso. In effetti l’indagine di Paxton, che coinvolge anche Google, Facebook, Amazon e Apple, è stata avviata il 13 gennaio, cinque giorni dopo la sospensione di Trump dalle piattaforme in seguito dell’attacco al Congresso da parte dei suoi sostenitori.
Lo stesso Paxton aveva ammesso che all’origine della sua inchiesta vi fosse quella che “appariva come coordinata sospensione del presidente degli Stati Uniti e di altre voci di leader” che avrebbe avuto come effetto “il silenziamento completo delle persone le cui convinzioni politiche non si allineano con quelle dei leader di Big Tech”.
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