Il 4 luglio di quest’anno dovrà essere un giorno veramente speciale per gli Stati Uniti: non sarà infatti solamente festeggiata l’indipendenza dal Regno di Giorgio III, ma sarà anche “l’Indipendence day dal Covid, per rendere questo giorno davvero speciale”, come auspicato dal presidente Biden.
A questo, aggiunge la promessa di rendere tutti gli adulti candidabili a ricevere il vaccino entro il primo maggio. “Sia chiaro”, ha specificato, “questo non significa che tutti avranno quella possibilità immediatamente, ma sarà possibile mettersi in fila a partire dal 1 maggio”.
Ad oggi, gli Usa hanno vaccinato circa il 30% della popolazione.
Nel suo discorso alla nazione, durato circa 23 minuti, Biden della “sofferenza collettiva” che da un anno a questa parte il popolo americano sta subendo: 530mila morti è attualmente il conto salatissimo che sta pagando la nazione.
Per uscire da questo tunnel e per raggiungere gli obiettivi fissati, però, il presidente conta sull’aiuto dei suoi concittadini.
“Ho bisogno di voi, ho bisogno che ciascun americano faccia la sua parte”, sottolinea. Così, “non è questo il momento di trasgredire le regole”. Mascherina, distanziamento sociale e rispetto di tutte le misure sanitarie rimarranno quindi i mantra irrevocabile affinché si possa mettere fine all’incubo il prima possibile.
Una spinta ulteriore verrà sicuramente da quel pacchetto di aiuti da 1.900 miliardi, l’American Rescue Plan, approvato dal Congresso – senza l’appoggio unanime dei repubblicani – e firmato anticipatamente dallo stesso Biden (la firma era prevista per oggi, ma le carte sono arrivate ieri sul suo tavolo).
Un piano di aiuti diretti alle famiglie, con assegni che arriveranno già nel weekend, per sostenere le classi più fragili e far ripartire l’economia. Gli aiuti più significativi sono i 1.400 dollari per tutti gli americani con un reddito annuo inferiore ai 75mila dollari, soglia che si alza a 150mila dollari totali per le coppie sposate, e assegni di disoccupazione pari a 300 dollari a settimana. Un piano economico, certo, ma anche organizzativo.
Nuove aperture di centri federali per le vaccinazioni – come 950 centri sanitari comunitari e fino a 20.000 farmacie al dettaglio -, 4mila militari chiamati per dare una mano nella logistica, inclusione degli specializzandi in medicina, dentisti e veterinari autorizzati per la somministrazione delle dosi e allargamento a più case farmaceutiche coinvolte nella campagna.
A un anno dall’inizio della pandemia, gli Usa iniziano a pianificare sul serio il loro futuro. Questa volta con una data concreta.