Il procuratore federale degli Stati Uniti Michael Sherwin, che ha guidato fino a qualche giorno fa l’inchiesta per l’assalto al Congresso del 6 gennaio scorso, è convinto che Donald Trump potrebbe essere coinvolto nell’indagine. Per Sherwin, intervistato da ’60 Minutes’, è “inequivocabile” che l’ex presidente sia stato “il magnete che ha attirato” i suoi sostenitori a Washington prima dell’assalto al Congresso.
“Ora la domanda è se sia penalmente colpevole per quello che è successo nell’assalto – è stato il ragionamento di Sherwin – abbiamo molte persone, mamme dell’Ohio che sono state arrestate che dicono ‘l’ho fatto perché il mio presidente ha detto di riprenderci la nostra casa’. Questo muove la lancetta verso la colpevolezza – aggiunge il procuratore – forse il presidente potrebbe essere incolpato per queste azioni”.
D’altro canto, ha continuato, vi sono due membri delle milizie di estrema destra che invece affermano di aver agito “perché Trump parlava soltanto, abbiamo fatto quello che lui non faceva”. Alla fine il procuratore alla domanda se gli inquirenti stiano indagando sul ruolo di Trump, ha risposto “noi stiamo guardando a tutto, tutto è preso in analisi”.
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