A quasi tre mesi dall’assalto di Capitol Hill i due agenti, James Blassingame e Sidney Hemby, denunciano di aver subito ferite fisiche e psicologiche durante gli scontri. Blassingame ed Hemby sostengono di essere stati fomentati da Trump, il quale era ai suoi ultimi giorni di presidenza e non riconosceva la vittoria dell’avversario Joe Biden alle elezioni di novembre.
Un poliziotto era rimasto ucciso e c’erano stati diversi feriti durante quell’assalto che ha profondamente segnato l’America.
“Gli insorti sono stati incoraggiati dal comportamento di Trump negli ultimi mesi, che ha portato a credere alle sue affermazioni false: sarebbe stato cacciato dalla Casa Bianca a causa di una frode elettorale. I manifestanti sono stati incitati, surriscaldati, aiutati da Trump, che quindi è da considerare loro complice”, si legge nella denuncia.
Blassingame, poliziotto afroamericano in servizio da 17 anni al Campidoglio, è stato colpito alla testa e alla schiena ed è rimasto traumatizzato, per aver subito aggressioni razziste da parte dei sostenitori dell’ex presidente.
Hemby, in servizio da 11 anni, è stato invece schiacciato contro le porte del Campidoglio, ferito alle mani e alle ginocchia e colpito da prodotti chimici sul viso e sul corpo durante l’assalto.
I due agenti chiedono un risarcimento di almeno 75 mila dollari ciascuno e che Trump sia condannato a pagare anche una multa il cui importo è da stabilire.
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