Alla fine il principe Hamzah cede: una lettera per dichiarare la sua lealtà al Re Abdullah

In mattinata aveva fatto dichiarazioni di guerra, ma nel pomeriggio ha cambiato idea ed ha fatto un passo indietro.
L’ex principe ereditario della Giordania Hamzah ha proclamato la sua lealtà al re Abdullah II.
E’ quanto sottolinea una dichiarazione della corte reale, due giorni dopo che le autorità hanno limitato le libertà del principe e hanno affermato che era coinvolto in un complotto contro la stabilità e la sicurezza del regno.
Ieri il re Abdullah ha chiesto a suo zio, il principe Hassan, di mediare.
A seguito di un incontro con Hassan, Hamzah ha firmato una dichiarazione che è stata pubblicata dalla corte reale in cui ha dichiarato il suo sostegno e lealtà al suo fratellastro maggiore, Abdullah.
“Gli interessi della patria devono rimanere al di sopra di ogni altra cosa e noi tutti sosteniamo Sua Maestà il Re nei suoi sforzi per proteggere la Giordania e i suoi interessi nazionali”, si legge nella dichiarazione firmata da Hamzah.
Le sue dichiarazioni della mattinata.
La dinasty giordana prosegue e chissà quali saranno gli sviluppi.
“Non obbedirò agli ordini restrittivi”. L’ex principe ereditario di Giordania, Hamzah bin Hussein, accusato di aver orchestrato un golpe contro il fratellastro re Abdallah , sfida i divieti imposti dai militari, che lo hanno messo sabato agli arresti domiciliari.
In un audio diffuso da Middle east eye, Hamzah dice: “E’ una situazione difficile, sono state richiamate tutte le mie guardie, il capo delle Forze armate giordane, il generale Yousef Huneiiti è venuto a casa mia a minacciarmi. Ho registrato quello che ha detto, l’ho distribuito alla mia famiglia ed ai miei amici fuori dalla Giordania per tutelarmi”.
Il principe poi aggiunge: “Aspetto di vedere quello che faranno, non farò alcuna mossa immediata, ma certamente non obbedirò ai loro ordini”.
Secondo quanto denunciato da Hamzah, il generale gli ha detto che non potrà più comunicare con l’esterno e che tutti i suoi movimenti saranno ridotti. “Gli ordini dell’esercito – ha spiegato – includono il divieto di usare Twitter e di contattare persone, sono consentiti solo contatti con la famiglia, questo non è accettabile”.