“Non basta lamentarsi di ciò che è accaduto ad Ankara, occorreva reagire subito. Il presidente Michel doveva alzarsi e offrire la sua sedia alla Von der Leyen oppure se ne dovevano andare via assieme immediatamente. Così hanno dato l’impressione di essere proni ad un atteggiamento arrogante e manipolatore, in cui l’immagine di una donna trattata in quel modo è servita ad affermare davanti all’opinione interna turca la superiorità di Erdogan nei confronti di tutti gli Europei. Ed è proprio ciò che ricercava il leader turco. Farsi trattare così è stato, da parte in particolare del Presidente Michel, un atteggiamento vergognoso. Michel si dovrebbe dimettere solo per questo”. A parlare è Mario Giro, presidente di Demos ed ex viceministro degli Esteri del governo Gentiloni.
Giro ha continuato: “Ci si chiede anche a cosa serva il cerimoniale della UE: queste visite sono preparate in anticipo con advanced team che vedono prima tutti i luoghi e in particolare come e dove ci si siede. Avevano già accettato questa vergogna? Oppure si sono fatti cogliere alla sprovvista? Stanno lì anche durante le visite: in entrambi i casi sono responsabili. Anche il cerimoniale della UE dovrebbe dimettersi in blocco.”
Cosa è successo?
Sta facendo discutere l’episodio avvenuto durante un incontro tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello del Consiglio europeo, Charles Michel.
A rimanere senza sedia è rimasta l’unica donna presente all’incontro, costretta a sedersi su un divano beige di fronte al ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, diplomaticamente al di sotto.
Von der Leyen, che ricopre la carica più alta tra le istituzioni europee, si è trovata in imbarazzo nel constatare che le sedie fossero due per tre posti e, per smacco, ha fatto cenno con la mano destra di non preoccuparsi, perché si sarebbe accomodata sul divano.
L’episodio è stato immediatamente ripreso dai fotografi presenti nella stanza e ha fatto il giro del web con l’hashtag #sofagate.
Per la Turchia, appena uscita dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, questa poteva essere un’occasione per poter dimostrare come ritenga importante la parità dei sessi.
Ma anche Charles Michel non si è alzato per far sedere von der Leyen e, al suo rientro a Bruxelles, il presidente del Consiglio europeo si è giustificato (malamente) affermando che quello fosse un incontro tra lui ed Erdogan. Un incontro tra uomini.