Sono l’esempio vivente del detto “Chi va con lo zoppo…”, oppure hanno semplicemente l’imbroglio nel sangue.
L’ex segretario di Stato e ministro degli esteri di Trump, Mike Pompeo è accusato di abuso d’ufficio.
Lui e la moglie avrebbero usato molte volte membri dello staff del dipartimento di stato per questioni personali: commissioni, pianificazione di eventi senza rapporto con il Dipartimento, passeggiate del cane, preparazione dei biglietti d’auguri di Natale, appuntamenti dal parrucchiere.
La cosa secondo il rapporto dell’Ispettore Generale del Dipartimento (un organo di controllo del ministero) si sarebbe ripetuta oltre un centinaio di volte.
I legali di Pompeo hanno definito il rapporto un attacco strumentale carico “di informazioni volutamente equivoche e mezze verità”, affermando che la maggioranza delle richieste furono effettuate da Susan Pompeo, moglie del Segretario, a una sua amica di lunga data che era anche consigliera al Dipartimento di Stato.
La questione però ha lunghe radici: nel 2018, Pompeo licenziò Steve Linick che allora era Ispettore Generale, proprio perché stava indagando sull’uso dello staff del Dipartimento per effettuare commissioni personali per il ministro e sua moglie.