Il processo per l’omicidio di George Floyd sta per volgere al termine e Washington si prepara con anticipo alla sentenza.
La Guardia Nazionale ha mobilitato 250 militari pronti ad assistere la polizia della capitale in caso di manifestazioni e proteste a seguito della decisione dei giurati che devono esprimersi sulla colpevolezza di Derek Chauvin, l’ex poliziotto accusato di aver ucciso Floyd lo scorso maggio tenendo il ginocchio premuto sul collo dell’afroamericano per nove minuti.
L’intervento della Guardia Nazionale potrebbe servire qualunque sia l’esito del processo: con l’assoluzione dell’ex poliziotto, i gruppi Black Lives Matter potrebbero scendere nelle strade creando disordini, con una severa condanna, i gruppi sovranisti e razzisti potrebbero mettere a ferro e fuoco le piazze le vie di Washington.
Il generale Aaron Dean ha detto che la città è impegnata a garantire “un ambiente sicuro in cui i nostri concittadini possano esercitare il primo emendamento”, che garantisce la libertà di espressione.
“Questa è la nostra casa e siamo impegnati a garantire il diritto a protestare in modo sicuro e pacifico”, ha aggiunto.