Secondo quanto riferiscono fonti dell’Aifa, la valutazione dell’Ema sul vaccino russo Sputnik sarebbe in ritardo per colpa della stessa azienda: “L’ispezione dei siti produttivi avverrà a maggio mentre gli studi clinici stanno avvenendo in questo momento. Queste ispezioni sono fondamentali perché, insieme con tutta un’altra serie di dati che non abbiamo ancora ricevuto dall’azienda ma speriamo di ricevere in tempi rapidi, per noi sono fondamentali per poter procedere con l’eventuale autorizzazione. Senza di questi, è difficile anche capire quale possa essere la tempistica di una eventuale approvazione”, ha detto la fonte.
La Commissione europea “non è al corrente” dell’accordo tra Germania e Russia per la fornitura di 30 milioni di dosi Sputnik, “ma la posizione che abbiamo sempre avuto è che ogni Stato membro ha il diritto di comprare vaccini che non fanno parte della fornitura vaccinale Ue” ha poi detto Stefan de Keersmaecker, portavoce della Commissione europea, nel corso del briefing quotidiano. “Per noi – ha aggiunto il portavoce – la priorità rimane l’efficacia e la sicurezza garantita dal giudizio dell’Ema ed è per questo che mettiamo l’accento sull’importanza di avere l’autorizzazione dell’Ema” prima di mettere in circolazione un vaccino.
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