Bolsonaro mentitore seriale: promette lo stop alla deforestazione, ma taglia i fondi al Ministero dell'Ambiente
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Bolsonaro mentitore seriale: promette lo stop alla deforestazione, ma taglia i fondi al Ministero dell'Ambiente

Durante l’incontro internazionale, Bolsonaro si era impegnato a far raggiungere al Brasile la neutralità carbonica nel 2050 invece che nel 2060

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24 Aprile 2021 - 16.04


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Jair Bolsonaro guida un Paese in piena emergenza Covid e la gestione catastrofica della pandemia è sotto gli occhi di tutti.
Ma il Brasile è il Paese che mostra anche i segni più evidenti della distruzione che l’uomo sta causando alla natura, ossia lo sfregio continuo della Foresta Amazonica, il “Polmone verde” del Mondo.
Venerdì Bolsonaro ha approvato un taglio del 24 per cento ai fondi del ministero dell’Ambiente, ma lo ha fatto un giorno dopo aver promesso di aumentare la spesa per combattere la deforestazione durante il “Leaders Summit on Climate”, la riunione sul clima in videoconferenza a cui gli Stati Uniti hanno invitato 40 capi di stato e di governo del mondo.
Durante l’incontro internazionale, Bolsonaro si era impegnato a far raggiungere al Brasile la neutralità carbonica – la condizione in cui condizione in cui per ogni tonnellata di anidride carbonica o di un altro gas serra che si diffonde nell’atmosfera se ne rimuove altrettanta – dieci anni prima di quanto promesso in passato, cioè nel 2050 invece che nel 2060, e a porre fine alla deforestazione illegale entro il 2030, aveva anche detto che avrebbe raddoppiato i fondi destinati alle attività di protezione dell’ambiente.
Il governo americano si era complimentato per queste promesse, mentre i gruppi ambientalisti avevano espresso scetticismo sulla sincerità di Bolsonaro, dato che quest’anno il Brasile ha introdotto delle modifiche al proprio piano sulla riduzione delle emissioni che lo hanno reso meno incisivo. 
Il taglio al bilancio federale per l’ambiente ha dato ragione agli scettici: nel 2020 il ministero dell’Ambiente e le agenzie che gestisce avevano avuto a disposizione l’equivalente di 390 milioni di euro; per il 2021 sono stati ridotti a 300 milioni.
Secondo i critici di Bolsonaro, il presidente brasiliano avrebbe promesso un maggiore impegno davanti agli altri leader mondiali perché sta negoziando con Stati Uniti un accordo per ottenere dei fondi per proteggere la foresta amazzonica e altre aree naturali. 
Venerdì sera il ministro dell’Ambiente Ricardo Salles ha detto di aver chiesto al ministero dell’Economia di rivedere i numeri del bilancio per essere in linea con l’impegno preso da Bolsonaro al “Leaders Summit on Climate”.
Da quando è diventato presidente nel 2019, Bolsonaro ha smantellato varie forme di protezione ambientale in vigore in Brasile, facilitando la deforestazione dell’Amazzonia.

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