Sarà il terzo mandato come premier dell’Albania per Edi Rama: un risultato ormai quasi ufficiale dopo il 94% dello spoglio delle schede elettorali.
Alle elezioni, il suo partito socialista ha ottenuto il 49% dei voti e potrà contare su 74 dei 140 seggi del Parlamento.
Il partito d’opposizione, il Partito democratico, ha ottenuto il 39% dei voti, pari a 59 seggi, mentre il suo alleato, il Movimento socialista per l’Integrazione, è arrivato al 7%, con quattro seggi.
Con il due per cento dei voti prende tre seggi – ne aveva uno nel Parlamento uscente – il Partito socialdemocratico di Tom Doshi che ieri si è dimesso dalla leadership del partito dopo che gli Stati Uniti gli hanno vietato l’ingresso nel paese per i sospetti di corruzione e l’ambasciatore Yuri Kim è stato critico nei confronti della sua candidatura.
Rama si era impegnato a non collaborare con il suo ex alleato a seguito della richiesta del diplomatico statunitense alle istituzioni albanesi affinché Doshi venisse bandito dalle elezioni.
Le dimissioni del politico potrebbero aprire la strada ad un’eventuale collaborazione tra il filo-italiano Rama e il suo partito.
I socialisti comunque sono riusciti a confermare il numero di seggi, nonostante l’avanzata dei conservatori del Partito democratico, che hanno ottenuto il 10% in più e sono cresciuti di 16 seggi.
Il chiaro sconfitto è il Movimento socialista per l’Integrazione, guidato da Monika Kryemadhi, la moglie del presidente Ilir Meta, che ha visto dimezzarsi i suoi consensi, perdendo 12 seggi.
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