Il dipartimento di polizia di Alameda, in California, ha infatti diffuso l’ennesimo video che pone sotto accusa la polizia negli Stati Uniti: si tratta della registrazione delle body cam degli agenti che la scorsa settimana hanno fermato Mario Arenales Gonzalez, morto poi durante l’arresto.
Nel video si vede come i poliziotti abbiano immobilizzato il 26enne a terra, dopo essere intervenuti in supermercato chiamati da alcuni clienti insospettiti dall’uomo che aveva staccato le etichetti di sicurezza da bottiglie di alcolici.
Nel video si vedono gli agenti che fermano Gonzalez, e gli chiedono se intende farsi del male, e poi mentre cercano di ammanettarlo lo sbattono per terra, con l’uomo che urla. Poco dopo l’uomo ha perso conoscenza e si vedono gli agenti che cercano di rianimarlo.
“Gli agenti hanno cercato di arrestare l’uomo e ne è nata una colluttazione”, si legge nel rapporto iniziale della polizia che parla di “emergenza medica” del fermato come causa della sua morte.
Un rapporto che è stato bollato come “disinformazione” dall’avvocato della famiglia Gonzalez, Julia Sherwin.
“La sua morte era completamente evitabile e non necessaria, essere ubriachi in un parco non equivale ad una sentenza capitale”, ha detto la legale riferendosi al fatto che erano state altre persone che avevano visto Gonzalez aggirarsi visibilmente ubriaco nel parco a chiamare la polizia.
“Gli agenti di Alameda hanno assassinato mio fratello”, ha detto Gerardo Gonzalez, il fratello dell’uomo ucciso paragonando la sua uccisione a quella di George Floyd.
Il video