San Marino difende Sputnik: "Fiducia sulla sua sicurezza, da noi contagi calati"
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San Marino difende Sputnik: "Fiducia sulla sua sicurezza, da noi contagi calati"

Le autorità del titano intervengono dopo la polemica tra il Brasile, per aver definito il vaccino insicuro, e i ricercatori di Mosca

L'Istituto per la sicurezza sociale di San Marino
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29 Aprile 2021 - 17.38


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Dopo le informazioni arrivate dal Brasile, che ha detto no al prodotto scudo russo, elencando fra i vari motivi anche il fatto che l’agenzia nazionale Anvisa avrebbe ravvisato la presenza di adenovirus in apparenza ancora in grado di replicarsi, l’Iss ha diffuso oggi una nota.

“L’Istituto per la sicurezza sociale” di San Marino “intende informare la popolazione sammarinese sulla campagna di vaccinazione in atto contro il virus Sars-CoV-2, esprimendo piena fiducia sulla sicurezza ed efficacia del vaccino russo Sputnik V”.

L’Istituto di San Marino conferma la fiducia e la raccomandazione alla vaccinazione con Sputnik e informa che “i dati della campagna vaccinale in corso, dove in circa il 90% dei casi è stato utilizzato il vaccino realizzato e prodotto dal Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica ‘N. F. Gamaleja’ di Mosca, mostrano un repentino calo dei contagi in territorio a distanza di un mese dall’inizio della somministrazione del vaccino, avvenuta il 1 marzo. E tutto questo nonostante già da metà febbraio fosse stata confermata un’elevata presenza della cosiddetta ‘variante inglese’ del virus in Repubblica. Attualmente, delle 19.773 persone vaccinate con la prima dose di vaccino, 17.564 hanno ricevuto lo Sputnik V”.

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L’istituto sammarinese ha anche “avviato due studi, uno con lo Spallanzani di Roma, in fase di approvazione da parte del Comitato Sammarinese di Bioetica e un secondo studio, con l’università degli Studi di Bologna, volti a valutare efficacia e sicurezza della campagna vaccinale”, informa l’ente.

Lo studio sulla sicurezza con Unibo vede già l’adesione (tra 25 febbraio e 8 aprile) di oltre 2.500 partecipanti, vaccinati con Sputnik V e “i dati preliminari risultano al momento in linea a quelli dichiarati sulla scheda tecnica del vaccino. Tale studio prevede la rilevazione degli eventuali effetti collaterali riferiti dalle persone vaccinate che hanno aderito, a cadenza periodica fino a un anno di distanza”.

In merito alle notizie provenienti dal Brasile, “è già intervenuta l’azienda produttrice russa”, ricorda l’istituto di San Marino, “ribadendo che ‘la sicurezza e l’efficacia dello Sputnik V è stata confermata da 61 autorità di regolamentazione nei paesi in cui il vaccino è stato autorizzato su una popolazione totale di oltre 3 miliardi di persone. Il ‘real-world study’ in Russia dopo la vaccinazione di 3,8 milioni di persone ha dimostrato l’efficacia dello Sputnik V al 97,6%’. Inoltre vengono citati i dati degli studi indipendenti compiuti in altri paesi, tra i quali Ungheria, Messico e Argentina che ‘mostrano forti prove che confermano l’efficacia e la sicurezza di Sputnik V'”.

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