Nell’ottica italiana, questa decisione potrebbe rappresentare un modus operandi da adottare anche per la nostra campagna vaccinale, che ora ha proprio l’inghippo di “liberare” dal limbo chi ha già ricevuto la prima dose di AstraZeneca, circa 1 milione e mezzo di persone, rispettando le indicazioni dell’Aifa per il limite agli under 60.
Le autorità sanitarie spagnole hanno quindi ritardarto di quattro settimane la somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid di AstraZeneca per i pazienti sotto i sessant’anni, per ottenere “maggiori informazioni” sui possibili effetti collaterali del vaccino.
Fra i 3,7 milioni di spagnoli che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, le persone sotto i sessant’anni attendevano ancora la decisione del ministero della Sanità; solo 261 pazienti in questa fascia di età hanno ricevuto entrambe le somministrazioni.
Il ministero ha tenuto a sottolineare che già la prima dose offre una protezione “vicina all’80%” e che “tutti i vaccini sono sicuri per la fascia di popolazione alla quale sono destinati”, ma che come nel caso dell’Irlanda Madrid intende seguire un “principio di precauzione”.
Infine, il ministero ha ricordato che le persone che sono state colpite e hanno superato la malattia “non dovranno ricevere la seconda somministrazione” del vaccino.
La decisione della Spagna: ritardata di 4 settimane la seconda dose di AstraZeneca
La decisione è stata presa dalle autorità sanitarie per ottenere "maggiori informazioni" sui possibili effetti collaterali del vaccino
globalist Modifica articolo
30 Aprile 2021 - 17.44
ATF
Native
Articoli correlati