Il demografo Della Pergola: "Israele reagirà, l'occidente non dica che è eccessivo"
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Il demografo Della Pergola: "Israele reagirà, l'occidente non dica che è eccessivo"

Lo studioso israeliano di origine italiana: "Non ci deve essere pietismo, se ci sarà una reazione dura"

Sergio Della Pergola
Sergio Della Pergola
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10 Maggio 2021 - 17.58


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Gli scontri che stanno interessando nuovamente i palestinesi e gli israeliani non può lasciare indifferente l’occidente, da sempre alleato di Israele.
“Israele avrà una reazione forte contro Hamas”, ma l’Occidente “non deve parlare di reazione eccessiva”. A dirlo è Sergio Della Pergola, demografo israeliano di origine italiana.
“E’ molto raro” che vengano lanciati missili contro Gerusalemme, è “assurdo e intollerabile”, dice Della Pergola, sottolineando che le motivazioni di Hamas sono del tutto “pretestuose”.
“Spero che l’Occidente capisca” la reazione d’Israele, “non ci deve essere pietismo, se ci sarà una reazione dura d’Israele spero non si parli di reazione eccessiva”, continua il demografo. In Occidente “non ci si rende conto che bisogna finirla con il terrorismo”. 
“Esistono due popoli e questi due popoli devono convivere”, dice il demografo, ricordando che “Hamas scrive nel suo programma che Israele non ha il diritto di esistere”. 
C’ è una relazioni fra l’escalation di oggi e lo stallo politico in Israele? “Indubbiamente c’è una certa relazione” – risponde Della Pergola, – “non c’è un governo stabile, c’è un governo di transizione, di ordinaria amministrazione che ha molto trascurato di fare politica negli ultimi mesi perché impelagato in questioni interne, con il premier Benyamin Netanyahu che cercava in tutti i modi di aggrapparsi agli ultimi relitti della sua amministrazione, un’operazione del resto fallita. 
Ma questo ha causato una forte disattenzione alla gestione dei problemi.”
“Nel frattempo è in fase avanzata la trattativa per la formazione di un governo alternativo che potrebbe forse arrivare in porto”, continua Della Pergola, riferendosi all’incarico affidato a Yair Lapid per formare il nuovo esecutivo. 
Tuttavia, nota, gli ultimi eventi “complicano la situazione, perchè questo nuovo governo dovrebbe avere l’appoggio anche dei partiti arabi”. 
“Il governo Netanyahu continua con l’ordinaria amministrazione, ma è un governo completamente esautorato e incapace di procedere, questa è una debolezza per Israele”, commenta Della Pergola, che comunque ricorda che Israele “è uno stato molto forte” con i servizi di sicurezza “che hanno le loro procedure e non sono strettamente dipendenti dal governo in carica”.
 
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