E’ una strage a tutti gli effetti quella che possiamo constatare dopo i primi cinque giorni dell’offensiva israeliana a Gaza.
Sono infatti almeno 115 le persone uccise nei raid dell’aviazione dall’inizio dell’offensiva verso la Palestina: lo ha riferito nella notte proprio il ministero della Sanità palestinese, secondo il quale tra le vittime ci sono 27 minorenni e 11 donne.
Sempre nella notte, le forze armate di Tel Aviv hanno fatto sapere di aver colpito 150 obiettivi nel nord della Striscia, compresa una rete di tunnel che sarebbe stata utilizzata dai militanti del partito Hamas.
Un portavoce dell’esercito, Jonathan Conricus, ha invece corretto una sua precedente dichiarazione secondo la quale le forze di terra sarebbero già entrate nel territorio di Gaza.
Il responsabile ha detto che unità dell’esercito e dell’aviazione stanno conducendo attacchi verso la Striscia con carri armati e artiglieria ma restando dalla parte israeliana del confine.
Lungo la frontiera si sarebbero concentrati tra i 3mila e i 4mila soldati.
In una notizia dell’ultima ora, il quotidiano Haaretz ha riferito del ferimento di un uomo nei pressi della sua casa ad Ashkelon, nel sud di Israele, in conseguenza dell’esplosione di un razzo lanciato da Gaza.
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