Altra toppa messa a un provvedimento cancellato da Trump: aumentano i diritti a favore delle comunità Lgbt sotto la presidenza Biden.
“I ragazzi devono poter andare a scuola senza preoccuparsi se verrà loro negato l’accesso ai bagni, agli spogliatoi, alle attività sportive corrispondenti al genere in cui si identificano”.
E’ quanto si legge nell’ordine esecutivo, firmato da Joe Biden il 21 gennaio scorso, cioè nel secondo giorno della sua presidenza, con cui si ristabiliscono le protezioni per le comunità Lgbt, con la una particolare attenzione alla questione degli studenti transgender, che erano state varate da Barack Obama e poi revocate da Donald Trump.
Nel maggio del 2016 il dipartimento dell’Istruzione dell’amministrazione Obama aveva infatti diffuso delle linee guida per i provveditorati di tutte le scuole pubbliche in cui si specificava che il Title IX, la legge federale che vieta la discriminazione sessuale nelle attività scolastiche, protegge anche gli studenti transgender.
Quindi, tecnicamente, l’amministrazione Obama non ha varato una nuova legge o direttiva, ma solo ricordato – in un documento di 25 pagine in cui si dettagliavano una serie di raccomandazioni e misure – come la legislazione esistente imponga alle scuole di garantire agli studenti transgender “un ambiente sicuro e rispettoso”, permettendo loro quindi di usare i bagni e gli spogliatoi e partecipare alle attività sportive che sono in linea il genere in cui si identificano.
Con la vittoria di Trump, il dipartimento dell’Istruzione nel febbraio del 2017 ha ritirato il documento con le linee guida e le raccomandazioni dell’amministrazione Obama, rimandando la decisione alle amministrazioni locali.
“Questa è una questione che viene risolta meglio a livello statale e locale – disse Betsy DeVos, la ministra dell’Istruzione di Trump – le scuole, le comunità, le famiglie possono trovare, ed in molti casi hanno trovato, soluzioni che proteggono tutti gli studenti”.
Le associazioni per i diritti degli studenti transgender, allora ricordarono comunque che “non importa quello che cosa possa dire l’amministrazione Trump, le leggi federali, statali e la Costituzione americana proibiscono discriminazioni, atti di bullismo e molestie nei confronti di studenti perché transgender” evocando appunto l’applicazione del titolo IX.
Sulla base di questa legge, si legge sul sito “Transequality”, gli studenti hanno il diritto di usare i bagni, gli spogliatoi e partecipare alle squadre sportive corrispondenti al genere in cui si identificano; di essere chiamati con i nomi e i pronomi che corrispondono da insegnanti e staff della scuola; di vestirsi e presentarsi in modo corrispondente alla propria identità, anche a feste, cerimonie di diploma ed altri eventi; di proteggere la propria privacy, scegliendo se si voglia o meno tenere riservata la propria identità.