A tre anni dal decesso, la pornostar giapponese Saki Sudo, di 25 anni, è finita in carcere con l’accusa di omicidio: prima le nozze all’inizio del 2018, poi, soltanto quattro mesi più tardi, la sospetta morta di lui. Secondo quanto riporta il Japan Times, la donna è accusata di aver ucciso il 77enne Kosuke Nozaki, noto anche come il ‘Don Juan di Kishu’ per le sue abilità di donnaiolo, con cui la 25enne era convolata a nozze.
La donna, secondo quanto sospettano gli investigatori, avrebbe somministrato al marito delle sostanze stimolanti, dopo aver fatto diverse ricerche online e dopo essersi confrontata con un esperto.
L’uomo era molto conosciuto in Giappone e da poco aveva pubblicato un’autobiografia in cui dichiarava di aver speso ben 3 miliardi di yen, l’equivalente di 22,7 milioni di euro, per sedurre circa 4mila donne.
Nel testo Nozaki spiegava anche tutte le sue tecniche per approcciare il gentil sesso, un’attività portata avanti almeno fino alle nozze con la donna che, secondo le indagini, potrebbe averlo ucciso.
Il movente dell’ipotetico omicidio potrebbe essere legato al testamento del 77enne, che aveva deciso di lasciare la sua tenuta del valore di oltre un milione di euro alla cittadina di Tanabe, dove risiedeva.
Ma la moglie 25enne, in qualità di principale erede, avrebbe auto comunque l’ultima parola sulla destinazione dell’eredità. Saki Sudo adesso è accusata di omicidio del marito, di cui non aveva mai parlato alla famiglia, così come teneva nascosto il suo mestiere di pornostar, dicendo ai conoscenti di vivere grazie ad alcuni investimenti in Borsa.