Quello che in Italia nessuno vuole fare: tassare le grandi società e i più ricchi. Perché la pandemia non ha colpito tutti allo stesso modo.
Il presidente americano Joe Biden presenterà venerdì un budget di spesa da 6.000 miliardi di dollari da investire in infrastrutture, istruzione e assistenza sanitaria: uno dei livelli spesa più alti dalla seconda guerra mondiale.
A rivelarlo è il New York Times che ha visionato i documenti preparati dai funzionari della Casa Bianca Secondo i dati riportati nel documento la spesa sarebbe di 6.000 miliardi nell’anno fiscale 2022 e toccherebbe 8.200 milioni di dollari entro il 2031. Se l’agenda del presidente venisse attuata aumenterebbe il debito del paese al 117% del PIL entro la fine del decennio, superando il record della seconda guerra mondiale nel 2024.
Per Biden è questa l’entità di spesa da sostenere se gli Stati Uniti vogliono restare competitivi e la spesa potrebbe essere finanziata da un aumento delle tasse sulle società e sui lavoratori ad alto reddito.
Se il piano venisse approvato, il governo nel prossimo decennio spenderebbe quasi un quarto della produzione economica totale Paese e raccoglierebbe un gettito fiscale pari a poco meno di un quinto del totale dell’economia. Biden proporrà anche di aumentare la spesa per la difesa.
Il budget è una richiesta fatta al Congresso, che deve poi approvare la spesa federale.
Aumento retroattivo dell’imposta federale sul capital gain – Il budget 2022 del presidente statunitense, Joe Biden, prevede l’aumento dell’imposta federale sul capital gain in vigore già alla fine di aprile, rendendo impossibile per gli investitori realizzare i guadagni a tassi più bassi, nel caso il Congresso dovesse approvare la scelta della Casa Bianca. Lo riporta il Wall Street Journal. Il piano di Biden aumenterebbe l’aliquota massima sul capital gain dal 23,8% al 43,4% per le famiglie con un reddito superiore al milione di dollari.