La Germania ammette di essere responsabile del genocidio in Namibia nel periodo coloniale
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La Germania ammette di essere responsabile del genocidio in Namibia nel periodo coloniale

Tra il 1884 e il 1915 i coloni tedeschi uccisero decine di migliaia di Hereros e Namas. Il Paese ora donerà 1,1 miliardi euro in aiuti allo sviluppo per quelle popolazioni

Immagini del genocidio in Namibia
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28 Maggio 2021 - 07.58


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La Germania fa mea culpa e ammette per la prima volta quello che è stato compiuto da loro in Namibia nel periodo coloniale: “commettemmo un genocidio” contro le popolazioni degli Herero e dei Namas .
“Qualificheremo ufficialmente questi eventi per quello che sono dalla prospettiva odierna: genocidio”, ha detto in un comunicato il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas accogliendo con favore la conclusione di un “accordo” con la Namibia dopo più di cinque anni di difficili negoziati sugli eventi che hanno avuto luogo nel sudovest dell’Africa colonizzato dalla Germania tra il 1884 e il 1915. I coloni tedeschi hanno ucciso decine di migliaia di Hereros e Namas durante i massacri commessi tra il 1904 e il 1908, considerato da molti storici il primo genocidio del ventesimo secolo.
“Alla luce della responsabilità storica e morale della Germania, chiederemo perdono alla Namibia e ai discendenti delle vittime” per le “atrocità” commesse, ha proseguito il ministro. In un “gesto di riconoscimento delle immense sofferenze inflitte alle vittime”, il Paese europeo sosterrà “ricostruzione e sviluppo” in Namibia attraverso un programma finanziario di 1,1 miliardi di euro, ha aggiunto. Precisa che non si tratta di un risarcimento su base giuridica e che tale riconoscimento non apre la strada ad alcuna “richiesta legale di risarcimento”. Tale somma verrà corrisposta nell’arco di 30 anni, secondo fonti vicine alle trattative, e dovrà avvantaggiare in primo luogo i discendenti di queste due popolazioni.

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