Donald Trump venerdì ha attaccato l’ex presidente della Camera, Paul Ryan, definendolo “una maledizione per il Partito Repubblicano” aggiungendo inoltre che è stato “un leader debole e inefficace, e che ora trascorre tutto il suo tempo a combattere i repubblicani e non i democratici che stanno distruggendo il nostro Paese”.
La dichiarazione di Trump è arrivata a seguito di un discorso che Ryan ha tenuto ieri alla Biblioteca presidenziale Ronald Reagan a Simi Valley, in California, dove ha messo in guardia il partito dai pericoli a cui andrà incontro se proseguirà nella sequela del trumpismo.
“Se la causa conservatrice dipende dall’appeal populista di una personalità, o da imitazioni di second’ordine, allora non andremo da nessuna parte”, ha detto Ryan facendo chiaro riferimento a Trump, pur non nominandolo mai e ha aggiunto che nel Gop “non sarebbero rimasti impressionati dalla vista di yes-men e adulatori che si riversavano a Mar-a-Lago”, il club privato dell’ex presidente.
Trump, nella dichiarazione ha risposto che “Come repubblicano, avere Paul Ryan nel partito garantisce quasi una sconfitta, sia per te elettore che per il Partito e per l’America stessa”.
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