Il presidente degli Stati Uniti Biden aveva reintrodotto pochi giorni fa la tradizione per cui il mese di giugno è il mese dell’orgoglio Lgbtq, ma non tutti hanno seguito questa linea.
Infatti il Pentagono non farà eccezioni e non consentirà che le bandiere del Pride sventolino nelle installazioni miliari a giugno. “Non ci sarà un’eccezione questo mese per la bandiera del Pride”, ha annunciato il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby. Il Pentagono, su indicazione dell’allora presidente Trump, nel luglio dello scorso anno emanò una direttiva che consentiva l’impiego solo di determinate bandiere nelle basi militari.
La decisione fu vista soprattutto come un divieto all’uso delle bandiere confederate, che no venivano però menzionate esplicitamente nel provvedimento.
Secondo quanto riferito giorni fa dal presidente Joe Biden, sono circa 1.500 le persone nominate dalla sua amministrazione nelle varie agenzie federali a identificarsi come appartenenti alla comunità Lgbtq. Kirby ha spiegato che la decisione del Pentagono “non riflette in alcun modo una mancanza di rispetto o ammirazione per le persone della comunità Lgbtq, il personale in uniforme o non, che prestano servizio in questo dipartimento. Siamo fieri di loro”, ma serve ad evitare che possano essere fatte altre eccezioni alla regola stabilita lo scorso anno.
Nel primo giorno della sua Presidenza, Biden ha firmato un ordine esecutivo che ordina a tutte le agenzie federali di proteggere le persone Lgbtq in base a tutte le leggi federali che proibiscono le discriminazioni basate sul sesso. Biden ha anche cancellato il divieto per le persone transgender di prestare servizio nelle forze armate.
Il Pentagono conferma la linea Trump: nelle basi militari niente bandiere del Pride
Giugno è il mese dell'orgoglio Lgbtq: "Ma questo non significa che non abbiamo rispetto per loro"
globalist Modifica articolo
5 Giugno 2021 - 08.32
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