Rapporto del Senato Usa: "Le agenzie di intelligence furono incapaci di gestire l'assalto a Capitol Hill"
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Rapporto del Senato Usa: "Le agenzie di intelligence furono incapaci di gestire l'assalto a Capitol Hill"

Secondo il Rapporto messo a punto da due commissioni del Senato Usa, i troppi errori e le inefficienze contribuirono all'esito disastroso di quella giornata

Capitol Hill
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8 Giugno 2021 - 20.32


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A quanto pare le principali agenzie di intelligence federali furono incapaci di allertare la polizia sui piani che i supporter dell’ex presidente Donald Trump avevano in mente per l’assalto a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio.
Sono le conclusioni alle quali è giunto il Rapporto messo a punto da due commissioni del Senato Usa, nel quale vengono esposte i tanti errori ed inefficienze che contribuirono all’esito disastroso di quella giornata.
Il documento diffuso oggi è il primo e probabilmente rimarrà l’unico sforzo bipartisan per documentare l'”attacco senza precedenti” alla democrazia americana, che continua a dividere nettamente il fronte democratico da quello repubblicano.
Tra i tanti segnali che l’intelligence Usa non è riuscita a cogliere per tempo, figurano ad esempio i post nei quali i sostenitori dell’ex presidente parlavano apertamente di “assaltare il Campidoglio”, infiltrarsi nei suoi tunnel sotterranei e “portare armi”.
Un memo dell’Fbi del 5 gennaio, nel quale si avvertiva che vari gruppi si stavano recando a Washington per fare la “guerra”, non arrivò mai sulle scrivanie dei responsabili della polizia e dell’ordine pubblico.
La stessa Capitol Police, addetta alla sicurezza del complesso di Capitol Hill, non fece circolare tra i propri ranghi le informazioni provenienti dalla propria unità di intelligence riguardo alle pressioni che i sostenitori di Trump intendevano fare nei confronti del Congresso, chiamato a certificare l’esito delle elezioni presidenziali e la vittoria di Joe Biden.
Attacco pianificato
“L’incapacità di individuare adeguatamente le minacce di violenza quel giorno ha contribuito in maniera significativa all’irruzione nel Campidoglio”, ha detto il senatore democratico Gary Peters, presidente di una delle commissioni che hanno lavorato al rapporto.
“L’attacco è stato francamente pianificato a cielo aperto”, ha aggiunto.
Il documento di 127 pagine è il prodotto di oltre tre mesi di audizioni e interrogatori e del vaglio di migliaia di pagine di documenti e sostanzialmente indica che le minacce non vennero prese sul serio, né si riuscì a porvi rimedio una volta che si materializzarono.
“I fallimenti sono evidenti – ha commentato la senatrice democratica Amy Klobuchar, presidente di un’altra commissione che ha lavorato al rapporto – per me, è tutto riassunto da quell’agente che in quel giorno è stato ascoltato mentre alla radio poneva una domanda tragicamente semplice: ‘Qualcuno ha un piano?’. Purtroppo, nessuno ce lo aveva”.

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